Viaggiare ora è più semplice grazie al Web
Per ognuno di noi, viaggiare assume diversi significati: si viaggia per vacanza, per desiderio di conoscere, per la voglia di fuggire e così via. Viaggiare presuppone uno spostamento nello spazio, ma non solo: il più delle volte è un’immersione in mondi completamente nuovi per noi, che ci affascinano e che segnano il nostro percorso di vita. Qualunque siano i motivi e le sfide che si hanno davanti, viaggiare resta l’attività che meglio ci permette di soddisfare il nostro desiderio d’avventura.
Viaggiare è un’attività antica quanto l’uomo, ma a seconda delle epoche essa assume un significato differente. Nell’antichità i viaggi erano essenzialmente delle missioni diplomatiche inviate dai regnanti per stabilire dei contatti con le popolazioni amiche. Anche i pellegrinaggi verso luoghi religiosi costituivano dei veri e propri viaggi, spesso verso terre lontane e in cerca di una qualche forma di redenzione. Le esplorazioni geografiche presupponevano anch’esse dei viaggi in terre lontane e ignote, alla ricerca di nuovi popoli e di territori da offrire al proprio sovrano.
Solo nel Settecento il viaggio assume la forma di quello che oggi definiamo turismo. Ne è un esempio il grand tour che i rampolli delle famiglie aristocratiche o della borghesia agiata compivano in Europa, spesso e volentieri in Italia, al fine di visitare luoghi e monumenti di nazioni estere. Gli spostamenti erano molto lunghi e complessi, motivo per cui il viaggio durava mesi, se non anni. Da queste esperienze, diversi scrittori hanno in seguito pubblicato libri di notevole fama: sono da ricordare a tal proposito i viaggi di Goethe e di Stendhal, così come tutta la letteratura di viaggio che da queste esperienze è sorta.
L’industrializzazione, ma soprattutto l’avvento della società di massa nel XX secolo rendono il viaggio un vero e proprio rituale con il quale allietare le pause lavorative, soprattutto estive. Negli ultimi due decenni, con il cambiamento dei ritmi e delle forme di lavoro, le opportunità di viaggio si sono moltiplicate. Inoltre, i mezzi di trasporto sono oggi così rapidi da ridurre le distanze geografiche, permettendo anche spostamenti per brevi periodi, se non addirittura in giornata. Ma quel che ha veramente rivoluzionato il modo di concepire il viaggio e il turismo è stato l’avvento di internet.
Se una volta si andava in agenzia e ci si affidava ad essa per scegliere e prenotare le proprie vacanze, oggi queste operazioni passano per il web. Le community dedicate ai viaggi sono la principale fonte di informazione per quanti vogliono partire. E ciò che le rende attrattive è la possibilità che i viaggiatori hanno di comunicare le loro esperienze. Tra i migliori esempi in questo campo vi è il sito internet della nota trasmissione televisiva Turisti per caso. Come nel format televisivo i protagonisti sono due viaggiatori che raccontano davanti ad una telecamera le loro escursioni nel mondo, così il sito è pensato per tutti quei viaggiatori che hanno voglia di pubblicare i loro racconti di viaggio. Sulla base di tali esperienze, altri viaggiatori posso essere indotti a visitare luoghi insoliti che mai avrebbero immaginato, perché trascinati dall’entusiasmo di altri. Altro esempio, e altra forma di community, è il sito internet easyviaggio.com, dove oltre a proporre offerte per pacchetti vacanza, una redazione di giornalisti s’impegna nel recensire strutture, feste, luoghi d’interesse di diverse destinazioni nel mondo, per offrire ai lettori un accompagnamento completo nell’organizzazione del loro viaggio. Lasciando anche spazio ai commenti.
Ne risulta che il turista del XX secolo è ormai indipendente. Si ritaglia il suo spazio per viaggiare durante tutto l’anno; cerca e trova da solo le sue destinazioni, affidandosi maggiormente ai suggerimenti di altri viaggiatori come lui piuttosto che agli esperti del settore; riserva trasporti e alberghi direttamente su internet. Un cambiamento sentito anche dalle autorità governative, che hanno istituito dei portali on-line al fine di informare i viaggiatori sui rischi che talune mete presentano (zone di guerra, nazioni con rischi sanitari e così via).